Quarto Grado | Anticipazioni venerdì 10 ottobre

La puntata di Quarto Grado di venerdì 10 ottobre 2025, in onda su Rete 4 alle 21:30, si preannuncia densa di novità e approfondimenti su due dei casi più seguiti e misteriosi della cronaca italiana: l’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco e la morte di Liliana Resinovich a Trieste.
Il programma condotto da Gianluigi Nuzzi con Alessandra Viero torna in prima serata per analizzare documenti inediti, ipotesi controverse e nuovi elementi che potrebbero far luce su verità rimaste nell’ombra.
Il caso di Garlasco: nuove ombre sull’omicidio di Chiara Poggi
A distanza di oltre quindici anni dall’omicidio di Chiara Poggi, uccisa nella sua casa di Garlasco il 13 agosto 2007, il caso torna al centro dell’attenzione.
Secondo le anticipazioni, Quarto Grado approfondirà un dettaglio che potrebbe riaccendere le discussioni attorno alle indagini: l’ipotesi di pressioni esercitate per l’archiviazione di Andrea Sempio, amico di Chiara e una delle figure marginali del caso in passato.
Nel corso della puntata verranno mostrati documenti e testimonianze che potrebbero gettare nuova luce sul perché Sempio, all’epoca, venne escluso definitivamente dalle indagini nonostante alcuni elementi controversi.
L’attenzione dei giornalisti si concentrerà in particolare su nuovi riscontri telefonici e di DNA, e sulla possibilità che alcune piste siano state accantonate troppo frettolosamente.
Un’ipotesi delicata, che riporta alla ribalta anche le criticità del sistema investigativo e la gestione mediatica del caso, spesso accusata di aver influito sulla percezione dell’opinione pubblica.
Nuzzi e Viero cercheranno di capire se davvero vi furono pressioni per indirizzare le indagini in una direzione precisa, oppure se si tratta dell’ennesima suggestione in un caso che ha già conosciuto numerose versioni e ribaltamenti giudiziari.
Quarto Grado riapre il dibattito sulla verità processuale
Uno dei punti centrali della puntata sarà il confronto tra verità giudiziaria e verità mediatica.
Il programma, da sempre attento a mantenere un equilibrio tra ricostruzione giornalistica e rispetto per le sentenze, dedicherà spazio a interviste esclusive e materiali inediti che permetteranno al pubblico di rileggere l’intera vicenda da un nuovo punto di vista.
La figura di Alberto Stasi, già condannato in via definitiva, rimane al centro del dibattito, ma la domanda che aleggia è un’altra: ci sono ancora zone d’ombra nel caso di Garlasco?
Le ultime settimane hanno visto riemergere discussioni sui vecchi reperti, sulla gestione dei rilievi e sui rapporti tra gli inquirenti e le persone coinvolte.
Un puzzle complesso che Quarto Grado cercherà di ricomporre pezzo dopo pezzo, anche grazie al contributo di criminologi, avvocati e giornalisti d’inchiesta.
Il mistero di Trieste: il caso Liliana Resinovich
La seconda parte della serata sarà dedicata alla morte di Liliana Resinovich, il caso che da oltre tre anni tiene con il fiato sospeso Trieste e l’intera Italia.
Il corpo della donna, scomparsa nel dicembre 2021, venne ritrovato settimane dopo in un boschetto, avvolto in sacchi di plastica e con elementi ancora oggi di difficile interpretazione.
Le anticipazioni di Quarto Grado rivelano che stasera verranno presentati nuovi risultati delle analisi sui sacchi che contenevano il corpo, un elemento chiave per comprendere se si trattò di un suicidio simulato o di un omicidio accuratamente inscenato.
Gli esperti di scena del crimine e di medicina legale cercheranno di spiegare cosa dicono davvero le nuove perizie:
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la tipologia dei materiali utilizzati,
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la compatibilità con l’ambiente del ritrovamento,
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eventuali tracce biologiche che potrebbero indicare la presenza di una seconda persona.
Le nuove analisi sui reperti: cosa potrebbero rivelare
Le indagini scientifiche tornano dunque protagoniste.
Secondo quanto trapela, gli inquirenti avrebbero richiesto nuovi accertamenti tecnici non ripetibili sui sacchi, con l’obiettivo di stabilire se siano stati manipolati prima o dopo la morte della donna.
Un particolare che potrebbe cambiare radicalmente la direzione dell’indagine.
In studio, Quarto Grado proporrà ricostruzioni 3D, animazioni e analisi grafiche per rendere più chiaro al pubblico il quadro forense e le possibili incongruenze tra le testimonianze raccolte.
Il confronto tra i familiari, gli amici e le due diverse versioni dei fatti – quella del marito Sebastiano e quella dell’amico Claudio – continua a generare interrogativi e tensioni.
Il pubblico potrà assistere a un approfondimento dettagliato, arricchito dalle opinioni di esperti legali e criminologi che da tempo seguono il caso.
Trieste, una città ancora divisa dal mistero
A distanza di anni, la città di Trieste resta profondamente segnata dalla vicenda.
Il caso Resinovich ha toccato corde emotive fortissime: l’immagine di Liliana, donna stimata e riservata, contrasta con il mistero che avvolge la sua scomparsa.
I cittadini si dividono tra chi crede alla tesi del suicidio e chi, invece, è convinto che si tratti di un omicidio pianificato nei minimi dettagli.
Quarto Grado analizzerà anche il contesto sociale e familiare, cercando di capire se dietro a quella morte ci sia un movente nascosto, forse legato a dinamiche personali o economiche.
Ogni piccolo dettaglio, ogni incongruenza nelle testimonianze, potrebbe rivelarsi la chiave di volta di un enigma ancora lontano dalla soluzione.
Cronaca e riflessione: lo stile inconfondibile di Quarto Grado
Come di consueto, Nuzzi e Viero guideranno la serata alternando ricostruzioni giornalistiche e approfondimenti umani, offrendo un racconto che non si limita alla cronaca ma si spinge fino all’analisi psicologica dei protagonisti.
Il programma è riuscito, negli anni, a diventare un punto di riferimento per chi cerca una cronaca d’inchiesta rigorosa, lontana dal sensazionalismo ma capace di coinvolgere emotivamente.
Nell’appuntamento di questa sera, il focus sarà proprio sull’equilibrio tra verità, giustizia e memoria.
Ogni caso analizzato da “Quarto Grado” non è solo un fatto di cronaca, ma un frammento della società che interroga la coscienza collettiva: quanto siamo davvero disposti ad accettare la verità, quando questa mette in discussione ciò che crediamo di sapere?