Santo del giorno sabato 11 ottobre si ricorda il Papa buono

Oggi, sabato 11 ottobre, la Chiesa celebra San Giovanni XXIII, conosciuto in tutto il mondo come il Papa buono. Una figura amata non solo dai fedeli, ma anche da chi, pur non praticante, riconosce in lui un esempio di bontà, umiltà e profonda fede. Il suo nome rimane legato a un periodo di grande rinnovamento per la Chiesa e a un messaggio universale di pace e speranza.

Una vita tra semplicità e grandezza

Angelo Giuseppe Roncalli nacque il 25 novembre 1881 a Sotto il Monte, un piccolo paese della Bergamasca. Proveniva da una famiglia contadina numerosa e umile, dove imparò fin da bambino i valori del lavoro, della preghiera e della carità. Dopo gli studi in seminario e l’ordinazione sacerdotale, visse un lungo cammino di servizio come segretario, docente e poi delegato apostolico in vari Paesi del mondo.

Nel 1958, contro ogni previsione, fu eletto Papa con il nome di Giovanni XXIII. All’epoca aveva 76 anni e molti pensavano sarebbe stato un pontefice di transizione. E invece, in meno di cinque anni di pontificato, cambiò profondamente la storia della Chiesa cattolica.

Il Concilio Vaticano II: una finestra aperta sul mondo

Il gesto più rivoluzionario del suo pontificato fu l’apertura del Concilio Vaticano II, l’11 ottobre 1962. Giovanni XXIII volle “aprire le finestre della Chiesa per far entrare aria nuova”. Fu un evento straordinario, che rinnovò il linguaggio, la liturgia e il rapporto della Chiesa con la società moderna.

Il Papa non voleva cambiare la fede, ma rinnovarne il modo di viverla e di comunicarla. Per lui, il cristianesimo doveva tornare ad essere luce, accoglienza, fraternità. Disse una frase rimasta nella storia:

“Non guardiamo ciò che ci divide, ma ciò che ci unisce.”

Questo spirito di apertura e di dialogo lo rese uno dei pontefici più amati di tutti i tempi.

Il Papa buono e il suo cuore di padre

La sua fama di “Papa buono” non è un’espressione retorica. Giovanni XXIII viveva la fede in modo autentico, umano e paterno. Si racconta che durante una visita a un ospedale romano per bambini malati, uno di loro gli chiese se fosse il Papa vero. Lui rispose sorridendo: “Sì, e tu sei il mio bambino”.

Amava parlare con tutti, senza formalismi, e vedeva in ogni persona un’anima amata da Dio. Nelle sue parole, nella sua voce e nei suoi gesti, traspariva quella tenerezza che solo chi vive davvero il Vangelo riesce a trasmettere.

Dove viene venerato San Giovanni XXIII

Il suo culto è diffuso in tutto il mondo, ma in modo particolare in Italia e nella sua terra natale, Sotto il Monte Giovanni XXIII, oggi meta di pellegrinaggi da ogni parte del Paese. La sua tomba si trova nella Basilica di San Pietro, in Vaticano, dove ogni giorno migliaia di fedeli si fermano in preghiera davanti alle sue spoglie.

Molte chiese, scuole e istituti portano il suo nome, segno di un amore e di una devozione che non si sono mai affievoliti. Ogni anno, l’11 ottobre, la sua memoria è celebrata con messe, veglie e momenti di riflessione sul suo insegnamento di fede e di pace.

Le virtù e il messaggio spirituale

San Giovanni XXIII insegnò che la santità non è fatta di miracoli straordinari, ma di gesti quotidiani vissuti con amore. Il suo esempio ci ricorda che la bontà è una forza silenziosa ma potentissima, capace di cambiare il mondo più di qualsiasi parola.

Il suo motto, “Oboedientia et Pax” (Obbedienza e Pace), riassume il senso della sua vita. Obbedienza alla volontà di Dio, anche quando il cammino sembra difficile. Pace come dono da costruire ogni giorno, con umiltà e fiducia.


Curiosità e tratti umani

  • Giovanni XXIII era un uomo di grande ironia: amava scherzare e spesso sdrammatizzava le tensioni con il sorriso.

  • Durante il Concilio, la sua serenità e il suo spirito paterno rasserenavano anche i momenti più complessi.

  • È ricordato per la preghiera della luna, pronunciata la sera dell’apertura del Concilio, quando parlando ai fedeli disse:
    “Tornando a casa, date una carezza ai vostri bambini e dite loro: questa è la carezza del Papa.”
    Parole semplici, ma cariche di tenerezza e di fede.

  • Dopo la sua morte, avvenuta il 3 giugno 1963, il suo corpo fu ritrovato straordinariamente integro, segno per molti della sua santità.

Un santo vicino alla gente

San Giovanni XXIII è un santo moderno, vicino ai problemi di ogni credente. La sua vita è un invito a vivere la fede con fiducia, semplicità e umanità. È un esempio per i sacerdoti che vogliono essere pastori, per i genitori che educano con amore, per i giovani che cercano un senso nella vita.

Il suo insegnamento più grande è che la bontà non è debolezza, ma la forza più grande che Dio ci ha donato. In un mondo spesso dominato da egoismo e fretta, la sua figura continua a ricordarci che il cuore del Vangelo è la misericordia.