Borsa USA: Dow Jones incerto, riflettori su Buffett e sulle big tech

Economia

La seduta di venerdì si è aperta con cautela a Wall Street, con l’indice Dow Jones che ha mostrato oscillazioni mentre gli investitori tentano di chiudere una settimana positiva con un’ulteriore nota favorevole. Tra i temi caldi di giornata, una maxi fusione nel settore dei servizi via cavo e alcune mosse significative nel portafoglio di Warren Buffett. Intanto, titoli tecnologici di spicco come Nvidia, Palantir e Tesla continuano a registrare guadagni interessanti.

Nvidia ha interrotto una recente fase di ribasso dopo l’annuncio di un accordo pluriennale con un’azienda saudita per lo sviluppo di data center. Il titolo ha confermato il breakout con una buona performance, limitando le perdite anche giovedì dopo un avvio incerto. Tesla, dal canto suo, mostra segnali di forza dopo aver superato la media mobile a 200 giorni, mentre Palantir resta in zona di acquisto dopo aver completato martedì una formazione tecnica a “tazza con manico”. Il punto d’ingresso era fissato a 125,26 dollari.

Gli indici principali — Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq Composite — si sono mantenuti piatti o in lieve ribasso nel corso della sessione. Il Russell 2000, che monitora le piccole capitalizzazioni, è salito dello 0,2%.

I volumi di scambio sul Nasdaq sono risultati inferiori rispetto a quelli registrati alla stessa ora giovedì. Alla Borsa di New York, i volumi si sono attestati su livelli simili a quelli del giorno precedente. I titoli in rialzo hanno superato di poco quelli in calo sia sul Nasdaq che al NYSE.

Le nuove mosse di Warren Buffett

Nella tarda serata di giovedì, Berkshire Hathaway — la holding guidata da Warren Buffett — ha comunicato di aver più che raddoppiato la sua partecipazione in Constellation Brands nel primo trimestre. Contestualmente, ha ridotto l’esposizione al settore finanziario, abbandonando le posizioni in Citigroup e nella fintech brasiliana Nubank. Dopo un buon inizio di giornata, il titolo Constellation ha perso slancio nella tarda mattinata di venerdì.

Dati macroeconomici e inflazione

Sul fronte macroeconomico, i prezzi all’importazione e all’esportazione sono cresciuti oltre le attese ad aprile, mentre i nuovi cantieri edili si sono mantenuti sostanzialmente in linea con le previsioni. I permessi di costruzione, invece, hanno deluso leggermente.

Anche l’inflazione è tornata sotto osservazione. Secondo il sondaggio dell’Università del Michigan, la fiducia dei consumatori è risultata più bassa del previsto, ma le aspettative d’inflazione a un anno sono salite al 7,3%, ben oltre il consenso del 6,6%. Questo ha spinto gli investitori verso i titoli di Stato, facendo scendere il rendimento del Treasury decennale di tre punti base, intorno al 4,42%.

I futures sull’oro con scadenza a giugno sono scesi dell’1,5%, portandosi sotto la soglia dei 3.200 dollari l’oncia. L’ETF SPDR Gold Shares ha mostrato un calo simile, mettendo alla prova la media mobile a 10 settimane.