Le borse asiatiche hanno registrato una flessione lunedì, dopo la pubblicazione di dati economici deludenti dalla Cina per il mese di novembre. Nel frattempo, il Bitcoin ha raggiunto nuovi massimi storici, superando la soglia dei 106.000 dollari.
Andamento dei Mercati Europei
Nelle prime ore di contrattazione in Europa, il DAX di Francoforte è sceso dello 0,4% a 20.333,79 punti, mentre il CAC 40 di Parigi ha perso lo 0,8% fermandosi a 7.347,16 punti. Anche il FTSE 100 di Londra ha registrato un calo dello 0,4%, chiudendo a 8.268,12 punti.
I futures sugli indici statunitensi sono invece in lieve rialzo: quello dell’S&P 500 è salito dello 0,2%, mentre il Dow Jones Industrial Average ha guadagnato lo 0,1%.
Bitcoin in Crescita
Il Bitcoin ha toccato i 104.601 dollari nelle prime ore di lunedì, segnando un aumento del 2,4% rispetto al giorno precedente, pur restando al di sotto del massimo di 106.495 dollari registrato in mattinata.
La criptovaluta ha registrato una crescita significativa dopo le elezioni di novembre, alimentata dalla posizione favorevole del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, nei confronti delle valute digitali. La nomina di Paul Atkins, noto sostenitore delle criptovalute, alla guida della Securities and Exchange Commission ha rafforzato le aspettative di una regolamentazione più permissiva. Prima delle elezioni del 5 novembre, il Bitcoin era scambiato a meno di 70.000 dollari.
Dati Economici dalla Cina
Lunedì, un rapporto economico ha evidenziato un rallentamento delle vendite al dettaglio in Cina a novembre, una produzione industriale stagnante e un calo delle vendite immobiliari. Sebbene il rapporto abbia descritto l’economia e l’occupazione come stabili, ha sottolineato la complessità dell’ambiente esterno, segnalando incertezze legate all’insediamento di Trump e alle sue promesse di aumentare drasticamente i dazi sulle importazioni cinesi.
Mercati Asiatici in Ribasso
Il Nikkei 225 del Giappone è rimasto pressoché invariato a 39.457,49 punti, mentre l’Hang Seng di Hong Kong ha perso lo 0,9%, scendendo a 19.795,49 punti. L’indice composito di Shanghai è diminuito dello 0,2%, chiudendo a 3.386,33 punti.
Anche la Corea del Sud ha registrato un calo, con il Kospi in ribasso dello 0,2% a 2.488,97 punti, mentre le autorità sudcoreane hanno intensificato le indagini sull’ex presidente Yoon Suk Yeol in seguito alla sua contestata dichiarazione di legge marziale.
In Australia, l’S&P/ASX 200 ha perso lo 0,6%, chiudendo a 8.249,50 punti, mentre il Taiex di Taiwan ha guadagnato lo 0,1%. In India, il Sensex è sceso dello 0,5%, mentre il SET della Thailandia ha registrato una flessione dello 0,8%.
Situazione di Wall Street
Venerdì scorso, gli indici principali di Wall Street hanno chiuso con risultati contrastanti, concludendo una settimana caratterizzata da una certa volatilità. L’S&P 500 ha chiuso sostanzialmente invariato, con una perdita settimanale dopo tre settimane consecutive di guadagni.
Il Dow Jones Industrial Average è sceso dello 0,2%, mentre il Nasdaq Composite è aumentato dello 0,1%, rimanendo appena al di sotto del record raggiunto mercoledì.
I dati economici contrastanti e l’attesa per l’ultima riunione dell’anno della Federal Reserve hanno rallentato il rally di Wall Street. Gli investitori prevedono un ulteriore taglio dei tassi di interesse, il terzo da settembre, quando la Fed si riunirà questa settimana.