L’attività del settore dei servizi in Giappone ha continuato a crescere nel mese di agosto, come rilevato da un’indagine del settore privato pubblicata mercoledì. Nonostante il peggioramento delle prospettive globali, la crescita delle vendite all’estero ha contribuito a sostenere il settore.
L’indice PMI (Purchasing Managers’ Index) dei servizi au Jibun Bank si è mantenuto stabile a 53,7 il mese scorso, rimanendo sopra la soglia di 50,0 che separa l’espansione dalla contrazione per il secondo mese consecutivo.
Sebbene il dato principale fosse in linea con quello di luglio, la crescita delle nuove attività delle aziende del settore dei servizi ha registrato un rallentamento rispetto al mese precedente. Tuttavia, le vendite all’estero sono rimbalzate dopo una contrazione avvenuta a luglio, segnando il maggior aumento degli ultimi tre mesi, fornendo così un sostegno all’intero settore dei servizi.
Questo risultato è in netto contrasto con il PMI del settore manifatturiero giapponese per il mese di agosto, pubblicato lunedì, che ha evidenziato il calo più significativo delle esportazioni degli ultimi cinque mesi, attribuibile alla debole domanda proveniente da mercati chiave come la Cina, la Corea del Sud e altri.
Dati recenti del governo hanno mostrato che la crescita delle esportazioni giapponesi ha mancato le aspettative a luglio, suggerendo rischi crescenti di un’ulteriore decelerazione a causa di uno yen più forte e di condizioni economiche meno favorevoli.
La domanda globale debole rappresenta una sfida per la crescita economica sostenibile del Giappone e per la politica monetaria della Banca del Giappone, che ha già segnalato la possibilità di ulteriori aumenti dei tassi d’interesse se l’economia e l’inflazione continueranno a seguire le previsioni.
I dati del PMI di agosto hanno inoltre evidenziato la più lenta inflazione dei prezzi dei servizi degli ultimi nove mesi. La crescita dell’occupazione nel settore dei servizi e l’ottimismo delle imprese hanno raggiunto i livelli più bassi degli ultimi sette e diciannove mesi, rispettivamente.
L’indice PMI composito, che combina le attività manifatturiere e dei servizi, è salito a 52,9 ad agosto, rispetto al 52,5 del mese precedente, grazie alla ripresa della produzione manifatturiera, come rilevato dall’indagine.
“Il settore dei servizi ha continuato a crescere in modo sostenuto e l’espansione rinnovata della produzione manifatturiera ha contribuito a un miglioramento complessivo della salute economica del settore privato giapponese”, ha affermato l’economista Usamah Bhatti, di S&P Global Market Intelligence, la società che ha condotto il sondaggio. Bhatti ha inoltre sottolineato che questo rappresenta il tasso di crescita più rapido dall’inizio del 2023.
Con il continuo slancio del settore dei servizi e una ripresa manifatturiera, il Giappone affronta una sfida cruciale: mantenere l’equilibrio tra una crescita interna sostenuta e l’impatto delle condizioni economiche globali più deboli.