Il mercato globale delle auto elettriche sta vivendo un cambio di leadership significativo. BMW scivola dalla terza alla quinta posizione, mentre Mercedes-Benz passa dal quarto al settimo posto. Anche Volkswagen, che due anni fa occupava ancora il quinto posto, si trova oggi all’ottavo – un ulteriore passo indietro rispetto all’anno precedente.
A differenza delle case tedesche, i produttori cinesi stanno avanzando rapidamente. Geely, il gruppo madre di Volvo, e SAIC, noto per il marchio MG, hanno superato BMW e Mercedes, posizionandosi rispettivamente al terzo e quarto posto. Anche altri produttori cinesi come Chang’an, Chery e Great Wall hanno guadagnato terreno nella classifica globale.
Peter Mock, direttore europeo dell’ICCT (International Council on Clean Transportation), interpreta questi risultati come un campanello d’allarme per l’industria automobilistica europea. Secondo lui, il 2024 avrebbe potuto rappresentare un’opportunità per i costruttori europei di colmare il divario con la concorrenza, ma così non è stato. L’elevata dinamicità del mercato globale dell’auto elettrica sta esercitando una crescente pressione sui gruppi esportatori della Germania.
In cima alla classifica rimane Tesla, seguita dal rivale cinese BYD. Quest’ultimo, per la prima volta nel 2023, ha superato Tesla in termini di volumi di vendita globali di veicoli elettrici. Entrambe le aziende mantengono quindi per il terzo anno consecutivo le prime due posizioni nel ranking internazionale.
La graduatoria, elaborata dall’ICCT, prende in esame 21 dei maggiori produttori mondiali di auto, valutando il loro progresso nella transizione verso veicoli a emissioni zero. Il sistema di valutazione si basa su dieci criteri sviluppati dall’organizzazione, suddivisi in tre macro-categorie: penetrazione del mercato, capacità tecnologica e strategia industriale.
Tra gli aspetti presi in considerazione figurano il consumo energetico dei veicoli, l’uso di risorse nella produzione e la varietà delle tipologie di auto offerte. L’obiettivo dell’analisi è identificare quali costruttori stanno affrontando con maggiore efficacia la trasformazione verso una mobilità sostenibile.
I risultati confermano che l’industria cinese non solo sta recuperando il ritardo nei confronti dei giganti occidentali, ma in molti casi li ha già superati. Questo impone una riflessione urgente alle case automobilistiche europee, chiamate a reagire con strategie più ambiziose e investimenti mirati per non perdere ulteriormente terreno in un settore sempre più competitivo.