Hermès supera LVMH in Borsa dopo vendite deludenti

Economia

Martedì Hermès ha superato LVMH in termini di capitalizzazione di mercato, diventando la più grande azienda di lusso in Europa. Il sorpasso è avvenuto in seguito alla pubblicazione dei deludenti risultati del primo trimestre da parte di LVMH, che hanno alimentato il pessimismo tra gli investitori.

LVMH, il colosso francese che controlla marchi iconici come Louis Vuitton, Dior, Tiffany & Co. e la catena beauty Sephora, ha registrato risultati inferiori alle attese, soprattutto a causa del calo degli acquisti negli Stati Uniti nel segmento beauty e cognac, e di una domanda ancora debole in Cina.

Il titolo LVMH ha perso il 7% in una sola giornata, portando la capitalizzazione a 246 miliardi di euro. Hermès, invece, ha raggiunto i 247 miliardi, strappando il primato a LVMH. Pur essendo soggette a fluttuazioni quotidiane, queste cifre riflettono la differenza di performance e di percezione tra i due gruppi, secondo Jelena Sokolova, analista senior di Morningstar.

Sokolova ha evidenziato come Hermès, con la sua clientela ultra-facoltosa, sia meglio posizionata per resistere alle difficoltà del settore, a differenza di LVMH, più esposto al segmento medio del lusso. Hermès, famosa per le sue borse Birkin e Kelly da oltre 10.000 dollari, continua a mantenere una crescita della produzione molto controllata, tra il 6 e il 7% annuo.

Frédéric Cereda ha commentato che “ci sarà sicuramente un dolore a breve termine”, sottolineando che l’attenzione di Vuitton verso prodotti di fascia media rappresenta un punto critico.

LVMH ha guidato i ribassi del settore, con un calo del 7,2%. Anche Kering, proprietaria di Gucci, ha perso il 2%, Hermès lo 0,3%, Richemont (proprietaria di Cartier) lo 0,7%, mentre l’italiana Prada ha registrato un calo del 4,2%.

Le vendite del primo trimestre di LVMH sono diminuite del 3%, ben al di sotto delle previsioni degli analisti che stimavano una crescita del 2%. Questo risultato solleva preoccupazioni su un altro anno difficile per l’intero comparto del lusso, anche in relazione ai recenti annunci tariffari del presidente Donald Trump, che hanno alimentato i timori di recessione.

Secondo l’analista di RBC Piral Dadhania, l’attuale andamento conferma “un contesto di mercato più complesso per il settore del lusso”. Dadhania ha quindi rivisto al ribasso le stime di crescita organica di LVMH per l’anno in corso, da +3% a crescita nulla.

Dopo un’apparente ripresa alla fine del 2024, la situazione è tornata a peggiorare. Deutsche Bank ha sottolineato che la divisione moda e pelletteria di LVMH, che include Louis Vuitton e Dior, ha registrato un calo delle vendite del 5%.

I titoli delle principali aziende di lusso hanno seguito un trend negativo sin dalla fine di marzo: LVMH, Kering e Burberry hanno perso circa il 14%, Richemont il 13% ed Hermès il 5%.

Infine, gli analisti di Bernstein hanno rivisto la loro previsione per il 2025, stimando ora un calo del 2% per l’intero settore, a fronte della precedente stima di una crescita del 5%. Se confermato, sarebbe il peggior rallentamento del comparto da oltre vent’anni.