CoreWeave, l’azienda di cloud computing sostenuta da Nvidia, ha fissato il prezzo della sua offerta pubblica iniziale (IPO) a 40 dollari per azione, un valore inferiore rispetto alla fascia prevista che oscillava tra i 47 e i 55 dollari. Con questa operazione, la società ha raccolto circa 1,5 miliardi di dollari, mettendo sul mercato 37,5 milioni di azioni, meno delle 49 milioni precedentemente previste. Su base completamente diluita, la valutazione dell’azienda si attesta intorno ai 23 miliardi di dollari.
Le azioni di CoreWeave inizieranno a essere scambiate da venerdì sul mercato Nasdaq con il simbolo “CRWV”.
Da minatore di criptovalute a protagonista nel cloud AI
Fondata nel settembre del 2017 con l’obiettivo iniziale di operare come minatore di criptovalute, CoreWeave ha rapidamente cambiato direzione, concentrandosi sulla fornitura di infrastrutture cloud. Oggi, la sua principale attività è mettere a disposizione dei clienti l’accesso ai data center, fondamentali per lo sviluppo di modelli di intelligenza artificiale.
Nonostante la sua giovane età, l’azienda è cresciuta rapidamente, in gran parte grazie al supporto di Nvidia, le cui tecnologie sono centrali per l’infrastruttura di CoreWeave. Ma questa dipendenza rappresenta anche un rischio per il futuro della società.
Rischi elevati: debito imponente e forte dipendenza da Nvidia e Microsoft
Tra i fattori di rischio evidenziati nel prospetto informativo, spicca il livello elevato di indebitamento: alla fine del 2023, CoreWeave dichiarava un debito complessivo di 8 miliardi di dollari. Ben il 32% del flusso di cassa netto generato lo scorso anno è stato destinato al servizio del debito, mettendo in luce una vulnerabilità strutturale nella gestione finanziaria dell’impresa.
Altro elemento critico è la forte dipendenza da due giganti del settore tecnologico. Da un lato, l’infrastruttura di CoreWeave si basa fortemente sui chip di Nvidia, dall’altro, Microsoft rappresenta il suo principale cliente: da sola ha generato il 62% dei 1,9 miliardi di dollari di ricavi realizzati nel 2024.
Un mercato competitivo in continua evoluzione
CoreWeave riconosce anche la forte pressione concorrenziale nel settore in cui opera. “Il mercato delle infrastrutture e dei software cloud per l’intelligenza artificiale è estremamente competitivo e in rapida evoluzione, caratterizzato da cambiamenti tecnologici, nuove esigenze dei clienti, aggiornamenti normativi e continue introduzioni di soluzioni innovative”, si legge nel prospetto dell’azienda.
I principali concorrenti di CoreWeave includono colossi come Amazon Web Services (AWS), Google Cloud di Alphabet, IBM, Microsoft Azure e Oracle. In aggiunta, la società deve confrontarsi con operatori più piccoli ma agguerriti come Crusoe e Lambda, attivi anch’essi nel cloud computing focalizzato sull’intelligenza artificiale.
Perdite significative nel 2024, ma con uno sguardo agli investimenti futuri
Nonostante la forte crescita dei ricavi, CoreWeave ha chiuso il 2024 con una perdita netta di 863 milioni di dollari, a fronte di entrate per 1,9 miliardi. L’azienda ha spiegato questo risultato come conseguenza degli ingenti investimenti destinati a rafforzare l’infrastruttura e a sostenere l’espansione nel mercato in rapida crescita dell’AI cloud.
Il debutto in Borsa rappresenta quindi un passo importante per CoreWeave, ma anche un banco di prova. Gli investitori osserveranno con attenzione come la società affronterà la sfida di sostenere la crescita, ridurre il debito e mantenere una posizione competitiva in un panorama tecnologico sempre più affollato.